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    Anonymes!
    [QUOTE=~Walking Contradiction,8/4/2010, 14:15]
    Hugo Cox ~ lycan
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    Un grande cambiamento di rotta, il nostro. E non sto scherzando, stavolta.
    Ormai da parecchi giorni, per non dire settimane, io e Dawn sembravamo aver trovato uno strano ma perfetto equilibrio. Tutto questo, ovviamente, da quando avevamo scoperto di essere diventati... amici, per certi versi. E sì, scoperto. La cosa, in seguito, era anche stata decisa, ma quel rendersi conto della verità era stato cruciale, in realtà. Perchè alla fin fine, ridendo e scherzando, facendoci la guerra, ci eravamo avvicinati in modo a dir poco... pauroso.
    Mai, prima, avevo lasciato che qualcuno guardasse così a fondo dentro di me, scostandomi la maschera da nerd sfigato. Nè io, d'altro canto, mi ero mostrato così sinceramente me stesso con qualcuno. Certo, con la mia manciata di amici le cose stavano più o meno allo stesso modo, ma con la vipera (ormai è una cosa affettuosa, quindi... rendetevi conto di quanto stiamo impazzendo!)... c'era una complicità e un'anti maturità ben diversa.
    Prima di arrivare a questo livello, ne avevamo combinate davvero tante.
    Comunque, come sempre, mi sto perdendo. Quel pomeriggio, approfittando della mole sopportabile di studio, avevo deciso di uscire a bighellonare per la mia, emh, città. Lo so, lo so, definire La Push città fa scappare da ridere. Ma come vogliamo chiamarla, allora? Sputo? Francobollo? Riserva piena di creature pulciose?... Mmh, in effetti sono tutte definizioni valide, queste. Ma, purtroppo, è pur sempre casa mia, quindi... non dovrei dirne male così, pubblicamente!
    In ogni caso, mi era venuta la bella idea di andare a cercare Dawn. Si era fermata a scuola un pò di più, qualche ora prima, per... parlare con Ricky. Già. In teoria la sua missione era spiattelargli in faccia la verità, in modo che smettesse di rompere sul nostro conto.
    Da un lato, ero certo che ci sarebbe riuscita. In astuzia, in sagacità, in intelletto in generale, insomma, Dawn sicuramente batte il caro dongiovanni. Però... sì, c'è anche un però. Da un altro punto di vista, temevo che la vittoria fosse andata al belloccio. Perchè?... Beh, credo possiate arrivarci anche da soli. Dawn è la sua ex, e, comunque, è una ragazza... e lui è Ricky Smith, signori! Ricky Smith! Questo dice tante, tante cose. Credetemi, seppure idioti (e qui non faccio nomi), quelli come lui... riescono, ecco. E fin troppo spesso.
    Pensoso, quindi, con le mani in tasca, continuai a camminare, guardandomi intorno. Non c'è molta scelta, qui a La Push. Uno dei tre bar in croce, il supermercato... e quel famoso tratto di bosco, dove era avvenuto, tanti anni prima, il 'fattaccio'. Sì, avete capito bene. La famosa scena madre, quella in cui cominciarono tutte le mie 'sventure'... da un semplice pugno di fango.

    [/QUOTE]
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    »Däwñ Föx
    "Chi trova un amico trova un tesoro". Chissà a cosa pensava l'idiota che l'ha detto.
    Io, dal mio canto, m'ero ritrovata addosso un sacco di problemi. Si, problemi.
    Si, avete ragione..non solo quelli. C'erano tante,,tante altre cose piacevoli nell'essermi scoperta sua amica, ma in quel momento mi sfuggivano.
    Seduta su quel tronco caduto, proprio in quello dove tanti anni prima era accaduto il..fatto fangoso", pensavo.
    Ero tornata a casa,prima. Avevo posato zaino e tutto quanto. E m'ero messa a studiare un pò, come a voler distogliere la mia mente da certi pensieri.
    Inutile dire che non ci riuscii affatto. Cosi mi misi un pò sul computer.
    Controllai la posta elettronica, lessi i vari messaggi di Tess e mi depressi da morire.
    "Oh, non puoi capire! Mi ha guardato!Ci pensi..mi ha guardato! Proprio davanti ai cassonetti della spazzatura! Ah..diventerà il nostro luogo! Suo e mio! Quanto lo amo". Era un messaggio scritto quattro giorni prima, non l'avevo letto. Chissà chi era lo Sfor...cioè..il fortunato cui Tess indirizzava le sue attenzioni.
    Poi lessi il messaggio scritto tre giorni prima,ovvero il giorno dopo di quello precedente.. "Non puoi capire! Ero nel nostro posto,si, accanto ai cassonetti, lui è passato, ha buttato la busta di succo di frutta e indovina cos'à fatto quel Beeep? non mi ha guardato! Basta, lo odierò per tutta la vita!"
    A quel punto non ce la feci più, chiusi la posta elettronica e decisi che potevo svagarmi in altro modo..magari con Facebook.
    Entrai su faccialibro, c'erano le solite sette o nove persone che richiedono l'amicizia senza che tu le conosca..insomma, quelle che si "ignora" felicemente.
    Guardai un p cosi in giro, con fare annoiato..poi andai sul profilo di un certo Hugo Cox e lasciai un messaggio in bacheca.
    Recitata cosi: "Idiota". Lo rilessi due volte.. Mmh, si, abbastanza profondo, poteva andare. Chiusi il portatile, stanca di stare al pc e decisi che, se proprio volevo svagarmi, potevo benissimo andare a fare una passeggiata.
    Cosi uscii, senza scarpe sottolineo, ma tanto nessuno m'avrebbe guardata male. O almeno..non più male del solito.
    Ed ecco che si ritorna all'inizio del post. Ero seduta su quel tronco molto vecchio si direbbe..e pensavo,pensavo.
    No, la solitudine in certi momenti non fa bene, soprattutto quando non vuoi pensare a qualcosa.
    Come?Mi chiedete cosa cercassi di dimenticare? Bhè..la conversazione con Ricky, ovviamente.
    Mi sentivo ancora avvampare,se ci ripensavo. E non per imbarazzo, ovvio, ma per rabbia!
    Non riuscivo a capire il mio comportamento! Perchè non c'ero riuscita? Perchè l'aveva fatta franca lui?
    Sbuffai, mentre sconsolata guardavo il cielo.
    Poi..storsi il naso..e subito mi voltai di scatto. Bene..ci mancava solo lui!
    Mi avrebbe chiesto "Come è andata?", e allora io avrei dovuto dirgli la verità..dirgli tutto. Ma..che vergogna..!
    Cosi feci finta di non vederlo, un pò confusa..tanto lui sembrava non essersi accorto di me! Ah..era cosi distratto, Shughetto!
    [QUOTE=~Walking Contradiction,16/4/2010, 23:02]
    SPOILER (click to view)
    FinalmOnt rispondo, non avevo visto il post ç___ç! Con Yellow come sottofondo <3

    Hugo Cox ~ lycan
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    Raccolsi un sassetto da per terra, rigirandomelo tra le dita.
    Era piccolo, piatto, e tremendamente liscio. Probabilmente, chissà quanti mesi prima, doveva essere stato un masso enorme, occupante forse buona parte della nostra microscopica riserva.
    E forse, ancora prima, era stato una montagna rocciosa, o qualcosa del genere.
    Va bene, va bene, di queste cose non importa nulla a nessuno. Ma... avevo bisogno di distrarmi, va bene? C'erano così tante cose che mi affollavano il cervello.
    No, tranquilli, non mi stresserò ancora, spiegandomi la mia attuale situazione.
    Non ripeterò quello che c'era adesso tra a me e Dawn, quell'amicizia così assurda, e quell'ammasso di... problemi.
    Non tanto per me, quanto per lei. Era inutile che fingesse di non sapere nulla, così come era inutile che non mi dicesse qualcosa.
    Sapevo che era turbata, sapevo che la mia presenza non faceva che crearle casini. Ma, in fondo, se l'era cercata? Nel senso buono, ovviamente, stavolta.
    Sospirando, alzai gli occhi al cielo. Grigio, grigio e ancora grigio. Una tristezza, insomma.
    Quindi, scagliai il sassetto sull'erba tremendamente verde, aspettandomi di vederlo rimbalzare, come sull'acqua, in quel mare di fili verdastri.
    In effetti, il sasso rimbalzò. E andò a finire a pochi centimetri da un piede. Piccolo, piccolissimo. E scalzo.
    Mmh, va bene che quelli adorano girare a piedi nudi, però... che ci faceva, lì, invece di stare con il branco?
    Alzai quindi gli occhi, andando oltre il piede, sulla gamba, sempre più in alto...
    "Dawn!" esclamai, stupendomi veramente.
    "Stavo giusto venendo a cercarti."
    Mi passai una mano tra i capelli scuri, osservandola. Perchè aveva quell'aria così truce, e, soprattutto, tutto quell'odio sembrava essere rivolto verso il sottoscritto?
    "Ehi, non guardarmi in cagnesco! Abbiamo forse fatto due balzi indietro in un colpo solo?" le domandai, spalancando gli occhi, ovviamente calcandoci la mano; certo, quello che le avevo appena chiesto non era una cazzata, però... perchè fare il serio, scusate?
    Incrociai le braccia, mantendo una sottospecie si buffa smorfia sul viso, aspettando una qualunque sua risposta.
    L'importante era che non mi saltasse addosso presa dalla rabbia!
    Mmh, che fosse uno dei suoi giorni no? Naaa, non sono quel tipo di ragazzo, tranquilli. Non collego il carattere lunatico di una ragazza ai suoi sbalzi ormonali.
    Anche perchè pure i ragazzi non scherzando, in quanto cambiamenti repentini di atteggiamento...!
    Resta il fatto, però, che Dawn, di suo, sia piuttosto pazza. Ma questo... lo sanno tutti!

    [/QUOTE]

    CITAZIONE (;steppa yang @ 24/4/2010, 20:54)
    »Däwñ Föx
    Mi sentivo un pò sciocca. Probabilmente Ricky l'aveva fatto apposta..intendo...aveva avuto un fine dall'inizio nel dirmi tutte quelle cose.
    E io c'ero cascata come una Huga..ovvero, come una cretina.
    Non riuscivo davvero a capire perchè, ma quel ragazzo sbruffone aveva la capacità di..manipolarmi.
    Era un qualcosa che mi infastidiva parecchio, a dirla tutta.
    Pensai a quale scusa inventarmi. Non potevo dire a Hugo cosa avevo appena combinato, no?
    Non potevo perchè..bhè, lui mi avrebbe uccisa. Certo, facendolo arrabbiare avrei potuto finalmente vederlo come lupo, ma aveva un autocontrollo invidiabile il signorino.
    Si, possiamo benissimo dire che Hugo era un represso.
    Càpita, no? Ed è un comportamento solitamente nerd questo, quindi glielo possiamo concedere.
    Comunque, sta di fatto che il nostro baldo giovane si presentò senza essere invitato nella mia pozza di fango.
    Ok non era mia, e..ok, più che una pozza di fango era semplicemente un angolo sperduto di La Push, ma fa nulla.
    Lo guardai seccata, infuriata, indignata. Come aveva osato venire quando io non l'avevo chiamato? Bah! Da quando la serivtù si prendeva tutte queste libertà? Ahiahi, il mondo sta cambiando in peggio.
    Iniziai a tamburellare con le dita sulle ginocchia, mentre tiravo su i piedi scalzi sul legno del tronco, incrociando le gambe.
    Mi voltai di poco, per poterlo incenerire con lo sguardo il meglio possibile.
    Lui captò perfettamente il mio sguardo e la buttò sul ridere come sempre.
    Ah, avrei tanto voluto buttar sul ridere anche quello che dovevo confessargli io, ma non era proprio il caso.
    Era il caso di piangere, sul serio.
    Scossi la testa, sconsolata. Comunque, se ci pensavo più a fondo, non era poi una tragedia. In fondo era da tanto che convivevamo con quest'idea che la gente s'era fatta di noi,e a me non faceva nè caldo nè freddo.
    Però a lui si. A Hugo infastidiva. Chissà perchè poi. Era cosi ripugnante il fatto che tutti pensassero che..stesse con me?
    Andiamo, non credevo di essere poi cosi tanto male! E poi glielo dicevo sempre, non doveva dar poi tanto peso a quello che diceva la gente.
    Sciò, non scocciare!- gli dissi semplicemente, facendogli poi una linguaccia infantile.
    Incrociai anche le braccia e misi il muso, iniziando a sbuffare ritmicamente.
    Insomma..perchè non andava via? Non capiva che non volevo parlargli? Ammettere la mia colpa? Deluderlo?
    Che razza di idiota!

    CITAZIONE (~Walking Contradiction @ 24/4/2010, 22:08)
    Hugo Cox ~ lycan
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    Lo ammetto: stavolta mi faceva davvero un pò di... paura! Voglio dire, ma avete visto come reagiva, alle mie parole?
    Cosa cavolo le era preso?!
    Ripercorsi mentalmente la giornata, cercando un qualche spunto da cui si sarebbe potuto sviluppare un atteggiamento del genere. Ma... non trovai nulla. Assolutamente nulla.
    Mi ero comportato normalmente, non le avevo fatto nessun torto.
    E allora... perchè mi trattava così?
    Il suo sguardo incazzato mi avrebbe fulminato, se avesse potuto. Sembrava che avessi, che ne so, invaso il suo territorio.
    Ma se era stata lei, proprio in quel luogo, a gettarmi il fango addosso -e non solo in senso figurato, lo sapete bene...!-! Cos'era, ora voleva pure l'esclusiva su quel triste inzio di bosco?
    Di colpo, però, scosse il capo riccio, con fare tremendamente triste.
    Ehi...! Ma voleva uccidermi o piangere?
    Umh, forse tutte e due le cose contemporaneamente, visto con chi avevo a che fare.
    L'unica cosa che però potevo fare, per ora, era mantenere la calma. Non che mi riesca difficile, lo sapete. Però... boh, alle volte Dawn faceva davvero uscire l'Hugo che non esisteva, per nessuno.
    Quello che -forse- non voleva poi reprimersi così tanto...
    comunque, non stiamo parlando di me, ma di lei.
    Stavo per accucciarmi davanti a Dawn, per continuare a parlarle con quel cipiglio ironico.
    Ma lei...
    "Sciò, non scocciare!" trillò, per poi farmi una linguaccia.
    Interdetto, per poco non le scoppiai a ridere in faccia. Dopotutto, la situazione non era poi così divertente.
    "Ehi, smettila di sbuffare come una locomotiva!" la rimbeccai, aggrottando le sopracciglia, sebbene dal mio tono trasparisse un minimo di ironia.
    "Si può sapere cosa ti prende?!" aggiunsi, però, non riuscendo a trattenermi. Odiavo quando mi nascondeva qualcosa, e, soprattutto, odiavo che mi nascondesse qualcosa e facesse l'arrabbiata con me... senza motivo!

    CITAZIONE (;steppa yang @ 25/4/2010, 19:50)
    »Däwñ Föx
    Ok, come da copione, stavo facendo di nuovo la figura della squilibrata.
    A volte,lo ammetto, mi chiedo se la persona che mi fa fare tutte queste cavolate sia sana di mente o no.
    Ma considerando che mi ha fatta diventare amica di Hugo..direi di no
    Ma torniamo a noi, come sempre esco fuori dal gdr! Ah, che sbadata.
    Comunque, dimenticate queste ultime righe ok?
    Hugo probabilmente aveva il diritto di sapere cosa avevo combinato.
    Ma..perchè dargli un dispiacere, in fondo..?
    Tra amici si evita di dar brutte notizie, se non sbaglio. E noi ora eravamo amici, quindi la regola dell'amicizia mi impediva di dirgli la verità.
    Oh..dimenticavo..la prima regola della friendship è proprio dir sempre la verità.
    Che due sfere.
    Osservai Hugo che si tratteneva dal ridere davanti alla mia espressione infantile ed idiota. per poi sfogarsi e chiedermi cosa avessi.
    Storsi le labbra. seccata. Ok, aveva vinto lui, glielo avrei detto.
    Forse dopo mi sarei sentita meglio, senza quel peso sullo stomaco che avevo troppo spesso da quando era iniziata tutta quella nostra amicizia!
    Ok, parlerò- dissi poi, osservandolo truce.
    Ma tu dovrai ascoltarmi e alla fine..non dovrai dir nulla.-continuai dettando le mie regole.
    Poi ci pensai su, guardando verso l'alto, come fa J.D. quando fantastica, avete presente?
    Anzi no, potresti dire "oh, tranquilla, non importa", oppure "cosa potevi fare? in fondo non è colpa tua" o ancora " e va bhè, chissenefrega!". Ecco, quest'ultima sarebbe perfetta..no?
    Solo dopo qualche minuto mi accorsi di aver detto l'ennesima colossale cavolata.
    Arrossii appena per la frustrazione, per poi sospirare un'altra volta.
    Ehm..ti ricordi che..dovevo parlare con Ricky oggi, giusto?- cominciai a disagio, torturandomi i ricci.
    Ecco..abbiamo parlato e..e..le cose si sono complicate, mi ha messa sotto pressione, facendomi domande su domande, e io mi sono innervosita e..
    Lo guardai con lo sguardo da cucciolo ferito, tanto per cercare di fargli tenerezza. Che idiota, tanto non funzionava.
    Ti ricordi che mi avevi detto di smentire le voci riguardo..a noi due?- ecco, il tasto dolente.
    Bhè..ho fatto tutto il contrario mi sa..
    E fu silenzio....

    CITAZIONE (~Walking Contradiction @ 25/4/2010, 22:02)
    Hugo Cox ~ lycan
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    Avanti, quello a stare facendo qualcosa di strano di certo non ero io. Semplicemente, volevo una risposta. Una risposta sincera, diretta, chiara. Una risposta... da amici. E allora perchè Dawn reagiva così male?
    Avevo già ripercorso la giornata, cercando una qualche motivazione plausibile per la cosa. Ma non c'era, non c'era nulla. Perchè, cavolo, allora...?!
    Basta, dovevo smetterla. Ora ne avremmo parlato seriamente, con schiettezza, e tranquillità. E il problema sarebbe finito. ... Giusto?
    Anche perchè non ero riuscito a trattenermi e Dawn... sembrava pronta a spaccarmi la faccia.
    Mi rabbuiai, facendomi serio. Oh, finalmente si era decisa, però!
    Annuii, però, praticamente costretto, alla sua condizione. Cosa doveva dirmi di così sconvolgente, da avere tutto quel rancore e, forse, quella paura addosso?
    Spostò lo sguardo, pensosa.
    Mmh, cosa mi nascondeva, cosa c'era di così difficile da riferirmi?
    ... Non riuscivo a capirlo. Anche perchè lei continuava a martellarmi, dicendo quello che avrei dovuto fare, in risposta a tutto ciò che mi avrebbe presto spiegato.
    Ma fu mentre continuava con quello sproloquio, che... capii.
    Ricky. Non poteva trattarsi che di lui.
    Dopotutto, ero andato a cercarla anche per quello. Per chiederle cosa fosse successo, cosa si fossero detti, quei due... insomma, sentirmi raccontare l'accaduto.
    E lei ora aveva quella faccia da funerale.
    Argh...! Preoccupante, davvero. Che... l'avesse minacciata? Non pensavo che Ricky potesse arrivare a questo punto. Voglio dire, non con una ragazza, almeno...!
    Schiusi le labbra, vedendola farsi rossa in viso.
    Sì, lo so. Condizione numero uno: dovevo tacere. Dannazione, però! Era così maledettamente difficile!
    Per poco, quindi, non mi morsi la lingua, mentre mi accucciavo al suo fianco, deciso ad ascoltarla... zitto.
    Bene, avevo indovinato. Si trattava di Ricky, ovviamente. Ma allora... perchè mi sentivo sempre più in ansia, minuto dopo minuto?
    "Ecco... abbiamo parlato e... e... le cose si sono complicate, mi ha messa sotto pressione, facendomi domande su domande, e io mi sono innervosita e..." cominciò a gracchiare, con una vocina da far invidia ad un topolino spaurito.
    Mio dio, doveva essere davvero qualcosa di gravissimo, se Dawn si era ridotta in quello stato!
    La fissai, incontrando il suo sguardo carico di dispiacere, come quello di un cucciolo abbandonato e bastonato.
    Mi intenerii, sempre più preoccupato da quel suo comportamento.
    Cosa le aveva fatto, eh? Doveva averla minacciata, non c'era altra spiegazione. Ricattata, forse, tirando in ballo quelli che, beh, sono -o erano...?- i suoi amici.
    Il mio cervello lavorava frenetico, senza alcuna intenzione di calmarsi un pò.
    Ma finalmente... parlò.
    Disse tutto quello che c'era da dire, e calò un silenzio tombale.
    Noi. Avevano parlato di noi. Cioè, me e lei, ormai conosciuti come un'unica entità.
    Chiusi gli occhi, per una frazione di secondo. Ecco, forse, più precisamente, li battei.
    Poi... scoppiai a ridere.
    "Era questo che ti preoccupava così tanto?"

    CITAZIONE (;steppa yang @ 1/5/2010, 13:21)
    »Däwñ Föx
    Ora..capite anche voi la mia confusione?
    In quel momento..ero totalmente fuori, ma davvero. O era fuori di testa lui?
    Avevamo passato giorni e giorni, settimane addirittura, a pensare a come smentire le voci che circolavano su di noi.
    Certo, ad essere sincera a me non davano fastidio, era anzi Hugo ad impuntarsi su questa faccenda.
    Non capivo se l'idea che tutti ci vedessero come una coppia lo imbarazzasse o semplicemente lo infastidisse.
    Ma..da quanto potevo dire di conoscerlo, era molto rpobabile che lo infastidisse.
    Mi aveva fatto una testa tanta per parlare con Ricky, mi aveva detto di stare attenta, di non combinare pasticci e di concludere questa storia.
    Ecco, io sono ferma qui. Credo però di essermi persa qualcosa perchè Hugo..non reagì come pensavo alla mia rivelazione.
    Quel cretino..rise. E rise anche di cuore.
    Lo guardai con gli occhi spalancati, le labbra tese in una smorfia incredula, le braccia cadute sulle gambe.
    What?!
    Era normale il fatto che Hugo non facesse mai quello che mi aspettavo? Cominciava a darmi sui nervi la cosa, dico sul serio.
    Ripresi a respirare, dopo un pò, ma la voce ancora non arrivava.
    Non riuscivo nemmeno a pensare, davvero!
    Io m'ero torturata cosi tanto per la paura di averlo deluso e lui..se la rideva!
    Avevo passato tutto il pomeriggio a cercare un modo per riparare il mio errore e lui rideva!
    Io mi dannavo e lui rideva! Ma che diavolo di amico avevo scelto?!
    Nno sapevo se dargli un calcio, farlo cadere nel fango, dargli un colpo in testa e fargli perdere i sensi, rotolarlo per poi poterlo mimetizzare tra gli alberi fangosi oppure...chiedergli spiegazioni.
    Ci pensai due volte. La prima opzione era parecchio allettante...
    Insomma, il ritorno alle origini con io che in qualche modo gli facevo sporcare il viso col fango, come i bei vecchi tempi ecco.
    Però ero cosi sconvolta che non riuscivo a muovermi. L'avrei usata un'altra volta quell'idea.
    Cosi mi imbronciai, mentre lentamente diventavo rossa come un peperone.
    Io..mi avevi detto di risolvere la questione e io ho peggiorato tutto. Credevo che te la saresti presa con me- ammisi poi, di mala voglia, dato che continuava a ridere come un idiota.

    CITAZIONE (~Walking Contradiction @ 2/5/2010, 22:52)
    Hugo Cox ~ lycan
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    Lo ammetto, forse la mia reazione non era stata la più indicata. Ma non ero riuscito a trattenermi, e credo che questo fosse palese.
    Avanti, perchè doveva essere così preoccupata dell'esito negativo della cosa?
    Proprio non riuscivo a capire.
    Certo, avevamo cercato per giorni e giorni una soluzione al nostro problemino, però... ora ci ritrovavamo da capo. Io, dal mio canto, non mi sentivo particolarmente preoccupato.
    Non in quel momento, almeno. Semplicemente, mi veniva da ridere.
    Mi veniva da ridere per la sua reazione, per il suo modo di porre la cosa, per la sua preoccupazione... erano assurde, avanti!
    Non avevo nemmeno preso in considerazione il fatto che la cosa la imbarazzasse, visto quella presunta scoperta che avevo fatto quel giorno, in biblioteca.
    Da allora, ammetto di non averci pensato molto spesso. La nostra amicizia funziona a gonfie vele, pensare ai suoi sentimenti nei miei confronti... rovinerebbe la cosa, mettendoci entrambi in imbarazzo.
    Però, sì, volevo che parlasse con Ricky. Forse era questo ad averla preoccupata così tanto, la mia insistenza nel voler risolvere la cosa.
    Il mio spingere perchè la situazione si risolvesse era, principalmente, per lei. Avevo paura che tutto questo la mettesse in imbarazzo, sapendo quello che provava... capite, no?
    Quello che diceva la gente, in fondo, era secondario. O meglio, lo era a seconda del momento. Per anni mi ero completamente lavato le mani dei pensieri altrui, o almeno, avevo fatto vedere di essere del tutto disinteressato.
    C'erano momenti, come Dawn stessa aveva visto, in cui provavo fastidio, per la cosa, e momenti in cui me ne fregavo altamente.
    Senza girarci intorno, quindi, quello era uno di quei momenti.
    Cosa mi importava se Ricky continuava a dire che stavamo insieme?
    Nulla. Assolutamente nulla. Semplicemente... mi dispiaceva un pò per Dawn, che magari soffriva per questo.
    E qui, ci ricolleghiamo con le mie risate.
    Non avevo minimamente pensato che la cosa potesse darle fastidio.
    Continuavo a ridere, ormai non riuscivo quasi più a fermarmi. Mi era venuta la ridarella, c'è poco da fare.
    Quando però la guardai in viso, notai il suo rossore, che faceva scintillare più del solito i suoi occhi chiari, in quel momento pieni di rabbia.
    Le mie risate si fecero più pacate, non riuscendo, però, a smorzarsi del tutto.
    Oh oh. Quindi il problema... ero io.
    Finalmente, con molta fatica, smisi di ridere, seppure mi rimase stampato sulle labbra un sorriso, forse, un pò idiota.
    In un impeto di follia, dimenticando tutte le regole dell'essere nerd, mi protesi verso di lei, cingendole amichevolmente le spalle con un braccio.
    "Povera Dawn!" commentai, sorridente. Non la volevo prendere in giro, semplicemente... mi venne da fare così, ecco. ... va bene, forse un minimo di canzonatura c'era, nelle mie parole, ma non era il loro senso principale, almeno.
    "Mi dispiace di averti rovinato il pomeriggio con questa paura. Non ha... funzionato? Pazienza. La prossima volta andrà meglio." dissi quindi, deciso e sicuro, lasciando cadere, per qualche attimo, la mia maschera da acido sfigato. Già. Stavo lasciando intravedere l'Hugo fin troppo bonario, quelllo irrimediabilemente... pazzo.

    CITAZIONE (;steppa yang @ 10/6/2010, 11:39)
    SPOILER (click to view)
    Charlieeeeeeeeeeee *_________________*!!!!!!!!!!
    »Däwñ Föx
    Sgrunt. Ma davvero tanto "sgrunt".
    Oh, non fate finta di non aver capito ciò che intendo. Mai letto un "Topolino"?
    Non ci credo assolutamente miei cari. Non mi prendete in giro nono, non mi facco prendere in giro da nessuno.
    Eccetto che da Hugo a quanto pare. La cosa, lo ammetto, era incomprensibile anche per me. A lui permettevo cose che agli altri non avrei mai fatto passare, ecco. Forse perchè eravamo amici e io veri amici, alla fin fine, non li avevo mai visti.
    O forse era qualcos'altro che ancora non sapevo definire. Chissà. sta di fatto che Hugo ci stava prendendo gusto a burlarsi di me.
    Ma me l'avrebbe pagata e anche cara. Ho detto si che gli permettevo certe cose, ma a tutto c'è un limite. E Dawn Fox non è una persona paziente, miei cari.
    Lo guardai abbastanza seccata. Sebbene mi vedesse tutta rossa ed imbarazzata, continuava imperterrito a ridere.
    Ero arrabbiata. E per una volta non ero arrabbiata solo con lui, ma anche con me.
    Con me che ero stata un'idiota e m'ero tanto preoccupata di cosa avrebbe detto o fatto o pensato.
    E invece avrei dovuto fregarmene ecco. A me non davano fastidio tutte quelle voci su di noi. Anzi, non me ne fregava assolutamente nulla.
    Ma dato che un cuore ce l'avevo anche io, avevo pensato a lui e al fatto che la situaizone potesse..non so, imbarazzarlo?
    Insomma, sappiamo tutti quanti cosa provasse per me Hugo, no? E io cercavo in tutti i modi di non ferire i suoi sentimenti.
    Davvero, ragazzi, non sapevo molto bene come comportarmi con lui. Non sapevo come interpretare i suoi sorrisi, i suoi sguardi.. Quei piccoli accenni di affetto che a volte mi mostrava.
    Era tutto fin troppo confuso. ah..io volevo solo che fosse mio amico, tutto qui. E lui che faceva? Si prendeva una cotta per me!
    Tzè, proprio insopportabile, davvero.
    Comunque, cotta o non cotta, la situazione era questa, con me che non volevo reagire per non ferirlo e con lui che se la rideva felicemente. Qualcosa non quadra o è solo mia impressione?
    Dopo un pò la risatina scemò, sebbene gli rimanesse addosso quell'espressione beffarda e divertita. Idiota..
    Sbuffai, quando mi ritrovai un suo braccio attorno alle spalle. Spalancai gli occhi, facendo un espressione del tipo " e adesso...????".
    "Povera Dawn", mi disse. Povera Dawn? Povera Dawn??! Gli avrei dato un pugno in quel momento, ve l'assicuro.
    Mi spiegò che non era un problema il fatto che avessi in un certo senso fallito. Avevo altre opportunità, diceva.
    Ad un certo punto aggrottai la fronte, alzando un sopracciglio.
    La prossima volta?- dissi con tono disgustato.
    Ah! Spero tu stia scherzando! Io la mia parte l'ho fatta, Nerduccio, perchè non fai qualcosa anche tu?!
    Mah..non solo io lo facevo per lui, voleva pure che risolvessi io la questione,senza il suo aiuto.
    Dopotutto a me non infastidiscono affatto queste chiacchere.. io lo facevo per te, oh sensibile Shugetto!- conclusi dando un colpetto sulla punta del suo naso con l'indice.

    CITAZIONE (~Walking Contradiction @ 13/6/2010, 14:08)
    SPOILER (click to view)
    >Visto che fAigata di gif?*___* Con il photoshoppo nuovo vengono benissimo, muahahah *-*. Devi vedere il video da cui l'ho presa, ho pianto tre ore ç___ç però è bello <3. Scrivi su YT charlie lost old guitar, o qualcosa del genere, e lo trovi ç_ç
    *-*


    Hugo Cox ~ lycan
    image
    Va bene, forse, e sottolineo, forse avevo esagerato. Però... dannazione, io non esagero mai! Lo sanno tutti che, in casa mia, sono la persona più normale! So che i modelli di paragone sono a dir poco distorti, però... non sono così strano, in fondo.
    Certo, lo so, a parte il fatto di nascondersi dietro una maschera, a parte il fatto di non far vedere alla gente come sono veramente, a parte di fatto di fingere di non sapere chi sono, in realtà...
    ma perchè vi sto dicendo tutte queste cose? Cosa c'entrate, voi, in tutto questo? E' una cosa tra me Dawn. Punto. Non credo vi sia bisogno di altre spiegazioni.
    Forse, quindi, dicevo, avevo esagerato con lei, non tenendo conto dei suoi sentimenti... ma era stato più forte di me. Voglio dire, non pensavo che tenesse così tanto a quella sorta di missione...! Perchè si era preoccupata in modo così maniacale?...
    Ok, un'idea ce l'ho. Ma... non fa che confermare quello che, ormai, so benissimo. Parlo dei suoi sentimenti nei confronti del sottoscritto... è una cosa carina, in fondo, che si preoccupi così per me. Ma anche inquietante. Molto inquietante. Voglio dire, ogni volta che penso a quello che si nasconde dentro di lei, per me... mi diventa difficile stare al suo fianco. Mi imbarazza, ecco. Come ci si comporta, in questi casi? Ora che siamo amici, lo ammetto... ferirla non è più tra le cose a cui tengo. Non lo è affatto.
    Fortunatamente, però, capita di rado che i suoi sentimenti si mostrino così, come se nulla fosse. Allora è tutto più facile, siamo solo due amici che ne combinano di tutti i colori. E che la scuola vede come la coppia peggio assortita del mondo.
    Ma questa... ok, questa non è un'altra storia. Tutto questo caos, era nato proprio da quella voce, che Ricky aveva messo in giro. Voce su cui io, ora, avevo riso. Voce che aveva fatto impazzire Dawn, pensando a cosa pensassi... bene, una cosa complicata, insomma, come credo abbiate capito.
    Comunque, mi sentivo stranamente spensierato. O almeno, mi ero sentito così fino a qualche attimo prima...
    quando incontrai lo sguardo stupito, e, forse, contrariato di Dawn, cominciai a rendermi conto di quello che avevo appena fatto. Intanto, le cingevo le spalle con fare confidenziale, come se... dannazione! Questo sì che era un passo falso.
    E poi...
    la sua voce squillante ed arrabbiata mi ricordava qualcosa. Ah, già. I nostri litigi. I nostri dispetti. Tutto quello che c'era stato prima della nostra amicizia, insomma.
    Non si sa come o perchè, ricaddi nella perfetta parte da nerd, senza, ovviamente, volerlo. Chinai appena il capo, ascoltando zitto zitto la sua sgridata, come un bambino colto con le mani nella marmellata.
    "Dopotutto a me non infastidiscono affatto queste chiacchere.. io lo facevo per te, oh sensibile Shugetto!" la sentii concludere, con tutta l'acidità di cui era capace.
    Lentamente, ritrassi il braccio, per poi incrociarlo, sul petto, con espressione contrariata dipinta sul volto.
    "Cosa dovrei fare, io? Trasformarmi in un mostro con pelo e zanne e rincorrere Ricky finchè non la smette di rompere?" mi ritrovai a dire, non so nemmeno io se per reazione o così, tanto per fare l'ironico.
    Il problema, era un altro. Avevo tirato in ballo l'argomento più tabù di tutti, per Hugo Cox.
    La mia, anzi, la nostra... natura.

    CITAZIONE (;steppa yang @ 13/6/2010, 19:43)
    DAWN FOX ~ LYCAN
    Dawn Fox sei una repressa. O questo o dovevo pensare di aver sempre e solo ragione io e che era Hugo lo stupido. Ma non mi andava di offenderlo..insomma..sappiamo tutti quanti che gli piacevo, non sarebbe stato carino da parte mia offenderlo continuamente.
    Ah?Come?..E' quello che facevo dalla mattina alla sera? non me ne rendevo conto. Ora che mi ci fate pensare..è proprio cosi. Passavo le mie giornate a dargli dell'idiota perchè per fargli capire qualcosa bisognava ripeterglielo tremila volta, dello stupido perchè non capiva mai i miei comportamenti, del nerd perchè..bè, inutile spiegare, e infine dell'invertebrato, perchè..ma andiamo, l'avete visto camminare? Sembra senza spina dorsale, davvero! Sta semrpe tutto curvo e ondeggiante.. forse perchè era troppo alto ma troppo magro, chissà..avrebbe dovuto mangiare di più.
    Ma si, dal giorno dopo gli avrei portato il pranzo io, assolutamente. E no, non avevo intenzione di portargli dei panini, dato che li odiava ( e l'ho imparato a mie spese, se ben ricordate).
    Presi una foglia casuta sul tronco, accanto a me, e la distrussi totalmente.
    Ehi, ma che pensavate? Che essendo una licantropa fossi una sorta di protettrice dell'ambiente? Adesso non mi è concesso nemmeno distruggere una foglia? tzè.. era per giunta secca, quindi, andate a far le vostre lamentele al Signor Burns e alla sua centrale nucleare, invece di perder tempo a giudicare me.
    Ma torniamo al problema principale. Ero una repressa..e forse lo sono ancora, chissà.
    Dovevo smetterla di prendermela sempre con lui, per ogni singola cosa. E' vero anche che era sempre, costantemente colpa sua, ma io potevo chiudere un occhio di tanto in tanto, non avrebbe fatto male a nessuno.
    E Hugo sarebbe stato più sereno. Non sapevo perchè..ma volevo che fosse felice, realmente felice. Era un desiderio che avevo da un pò di tempo. Non volevo che gli capitasse nulla di male, quasi fosse il mio debole piccolo e giovane fratellino.
    Oh..non avrei dovuto pensare queste cose..soprattutto dal momento che conoscevo i suoi sentimenti.
    Mi chiesi quanto fossero intensi, insomma..gli piacevo e basta o era qualcosa di più?
    Oh andiamo, ad ogni ragazza fa piacere sapere che c'è qualcuno nel mondo che la pensa in maniera..speciale. E io ero curiosa di sapere in che modo mi vedesse lui.
    Forse mi idealizzava, chissà..ma se ripenso alle nostre giornate direi di no. Facevo cavolate dalla mattina alla sera, nemmeno volendo poteva non accorgersi dei miei innumerevoli difetti.
    Ma basta, parlo troppo. Torniamo a quello che stava accadendo. Io ero arrabbiata, da brava repressa qual ero e Hugo, a quanto pare..stava per perdere le staffe di rimando.
    Al suo tono già stavo andando in ebollizione ma quando sentii la sua risposta.. fu naturale un sorrisetto genuino sulle mie labbra.
    Aveva..aveva menzionato la nostra natura. Non l'aveva mai fatto. Ero..massì, contenta?
    Scommetto che sei fin troppo gracilino come lupo per spaventare qualcuno- commentai beffarda, alzando un sopracciglio.
    Ora che ci pensavo mai..mai avevo visto Hugo trasformato.. Al solo pensiero di poterlo vedere un giorno, però, mi batteva forte il cuore.

    CITAZIONE (~walking contradiction @ 15/6/2010, 18:12)
    Hugo Cox ~ lycan
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    No, doveva esserci un errore. Doveva essercene sicuramente uno. Come diavolo avevano fatto ad uscire dalla mia bocca parole del genere? Parole da... stupido, insensato, irrazionale, iracondo licantropo?
    La spiegazione era una sola: l'influenza di Dawn mi faceva male. Vivevo già circondato da mostri a quattro zampe, volente o nolente... perchè mai dovevo cercarne altri? I pochi amici che ho sono tutti normali. L'unica eccezione è rappresentata da lei...! Avrei forse dovuto pensarci prima?
    Io dico di no. Esatto. Lo so, questo potrebbe essere preso come un ulteriore segno di pazzia. Eppure... non credo che lo sia, in fondo. O almeno, non del tutto. Per quanto possa influenzarmi negativamente, mi piace la compagnia di Dawn. E' diversa dalla poca gente che posso elencare come mia amica. Diversa, sì. In entrambi i sensi. Sia quello buono che quello cattivo.
    L'unica cosa che non spiego, della nostra amicizia, è il perchè. E' assurdo trovarvi un perchè, però. Oh sì, molto assurdo. Vi siete forse mai chiesti il perchè siete amici di una persona? Io credo proprio di sì.
    La risposta 'chi lo sa', in fondo, è la migliore. L'amicizia non deve avere un senso, a mio parere. Se riuscissi a trovarne uno in quella tra me e Dawn, beh... le cose cambierebbero, e anche parecchio. Non si parlerebbe più di amicizia, ma di utilità, non trovate? L'amicizia dev'essere basata su qualcosa di sconosciuto, piuttosto che su rapporti contrattualistici.
    Va bene, tutto questo, probabilmente, è un discorso da vero e proprio nerd. Ma io non ho mai detto di non esserlo... semplicemente, non lo sono del tutto.
    Il problema, adesso, è un altro: come sono finito a farneticare su queste cose? E' preoccupante, in realtà, come cosa. Che diavolo stavo dicendo?
    "Scommetto che sei fin troppo gracilino come lupo per spaventare qualcuno."
    Ah, ecco. Ora ricordo. Dannazione! Ero andato a tirare fuori la cosa che odio di più, al mondo, del sottoscritto. La mia schifosa e antipatica natura. Il mio essere... un pulcioso mostro.
    Con Dawn, fino a quel momento, l'argomento era stato accuratamente evitato. Certo, non so se questo fosse accaduto per pura fortuna o per concessione divina, ma, in ogni caso, ora ero nei guai.
    Sapevo che non avrebbe mollato l'osso facilmente. E la cosa influenzava persino il povero me...! Eh già. Povero, povero me. Cos'ho fatto di male, per nascere mostro? Cos'ho fatto di male, per rendere pubblica la mia natura?Non potevo essere normale?
    "Non ci provare nemmeno, palla di pelo." sibilai, con tono piuttosto scontroso. Seppure mi fossi appena reso conto di quanto Dawn mi influenzasse, non sarei caduto nella sua trappola.
    Sapevo benissimo quello che voleva. Ma mai, e sottolineo, mai, trasformato.
    Non sono uno di quei cosi. Non sono... un lupo.

    CITAZIONE (;steppa yang @ 18/6/2010, 09:41)
    DAWN FOX ~ LYCAN
    Era un argomento che non avevo mai affrontato prima, con lui. Il che, ammettiamolo, era piuttosto strano. A La Push tutti ci conoscevamo, tutti ci eravamo visti in versione.. lupo. Tutti..tranne lui.
    Non l'avevo mai visto tutto peloso e mi chiesi perchè. Certo, era famoso, il caro Hugo, nella riserva.
    Lui era quello che non voleva trasformarsi di proposito. Un idiota, si, ma di sicuro doveva esserci una motivazione dietro un comportamento simile.
    Ora che ci pensavo tutta la famiglia Cox, ogni singolo membro, si distingueva alla riserva per qualcosa. La più "famosa" e trasgressiva ovviamente era la cara Zoe, che avevo conosciuto si, ma quando ero ancora piccolissima. Poi c'era quel gran bastardo di "Bob" Dylan, un idiota patentato che.. bhè, chissà dov'era finito! E poi c'era Hugo, Hugo lo sfigato, Hugo il "lupo-non-lupo", Hugo il mio amico.
    Un amico che era totalmente l'opposto di me. Io amavo la mia natura, mi sentivo viva, libera, me stessa e in più riuscivo a vedere le cose in maneira del tutto differente..come se fossero..in HD, ecco.
    Perchè lui no? Perchè lui non voleva trasformarsi? Forse perchè come lupastro faceva pena, ma lo sfidavo a battere una lupetta minuscola e riccioluta come me in stranezza.
    Comunque, oramai ero troppo curiosa e, massi, l'avrei torturato a dovere finquando non avessi scoperto tutto.
    Lo guardai quindi con vivo interesse, girandomi del tutto verso di lui, con un sorriso stampato in faccia leggermente inquietante.
    Sembravo..sembravo euforica ed in effetti lo ero. Torturarlo mi rendeva sempre immensamente felice. Lo so, è un pò sadica come cosa, ma vabbè, capitemi!
    "Non ci provare nemmeno, palla di pelo."
    Misi il broncio. Uffa, aveva capito subito. Forse non era un idiota completo come credevo, ma non mi arrendevo.
    Saltellai accanto a lui, sedendomi proprio a due centimetri.
    Perfavoooooooooore,dai!- gli dissi, guardandolo allegra e speranzosa.
    mi guardai intorno, con fare famelico- daidai, non c'è nessuno. Fammi vedere come sei, ti prego
    Poi però lo guardai con un ghignetto, inclinando il viso di tre quarti.
    O forse..hai paura?

    CITAZIONE (~walking contradiction @ 19/6/2010, 17:38)
    Hugo Cox ~ lycan
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    Potevo tentare uno scatto. Oh, che idea splendida! In pochi secondi mi sarei allontano, e avrei fatto ciao ciao a quella antipaticissima situazione! Tanto le mie gambe sono lunghe circa tre o quattro volte quelle di Dawn, quindi non avrebbe avuto alcuna possibilità di raggiungermi...
    va bene, fa acqua da tutte le parti, come piano di fuga. Diciamo che, in generale, l'idea di fuga, da un discorso come quello, è destinata a fallire.
    Intanto, mi ero messo in quel casino da solo. Per una volta non avevo calibrato ogni parola, prima di pronunciarla; mi ero comportato da perfetto... Cox. Mio Dio, è orrenda detta così. Anzi, è orrenda detta in qualsiasi modo.
    Ma è anche così dannatamente corretta, come spiegazione al mio comportamento! Avevo agito impulsivamente, da pazzo... non credo ci sia bisogno di aggiungere altro. Certe persone di mia conoscenza, con cui vivo fin troppo a contatto, presentano fin troppo spesso queste caratteristiche. Sapete... una dote di famiglia.
    E io che pensavo di essermi salvato, fino a quel momento.
    O meglio, le cose non stanno esattamente così... da sempre, lo ammetto, la mia aspirazione è quella di essere diverso. Da chi? La risposta è ovvia. Quei due. Gli altri Cox. Tutti sanno chi sono, purtroppo. Tutti conoscono le loro prodezze. Tutti reputano la loro follia qualcosa di famiglia. In me, però, non c'è mai stato alcun evidente segno di questa pazzia. Io... sono la pecora bianca della famiglia. Capite, ora?
    Il mio rincorrere la normalità è tutto un modo per essere... diverso. Per essere me stesso.
    Nessuno, però, sa qualcosa di tutto questo. E nemmeno voglio che si venga a sapere. Questa è la mia vita, il mio obiettivo, il mio modo per essere semplicemente Hugo.
    Di certo non sarei andato a confessare tutto questo a Dawn, perchè la smettesse di tormentarmi... ah, già. Anche il fatto di essere un licantropo rientra in tutto questo. A parte il fatto che trovo sia davvero orrendo essere mostri... anche loro lo sono. E io non voglio. Non voglio esserlo. E poi, odio ogni singolo particolare, della vita da lupo. Intanto, la gente è dentro la tua testa. Sei peloso, spaventoso, bavoso... e hai un branco. Una marea di persone che ti stanno con il fiato sul collo.
    Ora capite il mio punto di vista? Non c'è nulla di strano. Se avessi raccontanto anche solo una minima parte di tutto questo a Dawn, però... non avrebbe compreso.
    E questo non lo dico per cattiveria, ma, semplicemente, perchè tutti i lupi non riescono a capire il mio punto di vista. Sono convinti che essere mostri sia fantastico... e non vogliono aprire gli occhi, guardando la vera realtà.
    Sospirai, massaggiandomi le tempie con una mano. Volevo seriamente fuggire, seppure la cosa fosse veramente da codardo.
    Quando poi mi ritrovai davanti il viso di Dawn, tutto allegro ed eccitato, come se avessi appena detto chissà cosa... sentii le ginocchia cedermi. Dannazione, chissà cosa si sarebbe inventata, ora...!
    La liquidai, sbrigativo, e lei ovviamente fece l'offesa. Poco male, ameno sarebbe stata zitta, in questo modo. Ma invece, come avrei dovuto aspettarmi...
    "Perfavoooooooooore,dai!" cinguettò tutta miele e zucchero. In realtà, era più inquietante della bambina di The Ring.
    Storsi il naso, rispondendole a gesti, evitando le parole. Con un solenne cenno del capo, ribadii che no, non mi sarei trasformato.
    Sapevo, però, che quello era solo l'inizio. Non è certo una che si arrende facilmente, e questo lo sappiamo tutti...
    ed infatti, eccola lì, ancora più spaventosa, con un sorrisetto che non prometteva nulla di buono.
    "Siamo passati alle minacce, mostriciattola?" la schernii, imitando la sua espressione, ma aggiungendoci un ché di altezzoso.
    "Se proprio hai voglia di fare il cane da compagnia, perchè non ti trasformi tu, invece di tormentarmi?" aggiunsi, scrollando le spalle. Se si fosse trasformata, subito gli altri lupi sarebbero entrati nella sua testa, magari chiedendole aiuto con un qualche vampiro.
    A quel punto... sarei fuggito, verso la libertà da quel tormento!

     
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    Aveva di certo qualche problema grosso, Hugo. Mi ero sforzata di capire, davvero, ma non trovavo una spiegazione. Perchè non voleva mai trasformarsi?! Perchè ostacolare una cosa cosi..normale?
    Era un licantropo, dannazione, ed era nella sua natura. non doveva temere nulla. Forse..forse era un brutto lupo, ma guardandolo non lo avrei mai detto.
    Oddio, forse aveva gli arti troppo lunghi ed era rinsecchito come il lupo di "La spada nella roccia", pieno di pelacchi qua e la.. il poveretto era pure riccio, insomma, se era per questo potevo anche capirlo, ma avanti, bastava irrobustirsi un pochetto e il problema si risolveva. Invece lui, da come ne parlava, sembrava non trovar soluzione al suo problema.
    Bhè, ovviamente l'avrei trovato io, non c'era poi molto da fare.
    Ah, dovevo sempre tirarlo fuori dai guai, io! Oh, come? Dite che era il contrario? Ma quale ruolata avete seguito fino ad ora? Mah. siete tutti pazzi, dico io.
    Comunque, sembrava essere immune alle mie richieste disperate con occhi dolci compresi. Forse non sapevo fare gli occhi dolci. Probabile. Da quando "frequentavo" Hugo avevo perso la capacità di trasmettere sentimenti gioiosi e tranquilli: ora o sembravo pazza..o squilibrata. E vi assicuro che la differenza c'è, c'è eccome ( o almeno, vi prego, assecondatemi!).
    Con fare piuttosto altezzoso, mi prese in giro, chiedendomi se lo stessi minacciando. Io, dal mio canto, poggiai una mano sul petto con sguardo sorpreso :- "Io? Non potrei mai minacciarti! "- dissi quindi, anche se mentre lo dicevo mi vennero in mente tutte le volte in cui l'avevo fatto, in passato. Ed eran tante, eh!
    Lo ascoltai mentre come sempre rigirava felicemente la frittata. Frittata..? Mh, Hugo non aveva l'aria di uno che sapeva cucinare. Più che altro sembrava uno di quelli che compravano i pranzetti pronti e li riscaldavano.. Si, insomma, oppure un tipo da take-away.
    Ma questo cosa c'entra? Ah si, era un volta frittata sconvolgente.
    Alzai un sopracciglio, scuotendo la testa e cercando di non dar peso al velo di insulto che trapelava da quella sua frase.
    "Io non ho problemi a trasformarmi, sinceramente.
    L'unico intoppo è che ho addosso una maglietta troppo bella, non voglio distruggerla e no, non ci sono alberi decenti dove rifugiarsi per spogliarmi."
    - ed ecco che feci il mio primo discorso pratico e sensato.
    Poi mi guardai bene intorno e dissi -"Oddio, veramente ci son quegli alberi laggiù.."- e mi resi conto che Hugo non mi aveva mai vista in versione lupacchiottola. Probabilmente vedendo quel lupo minuscolo che ero mi avrebbe anche presa in giro..ma cosa importava? L'idea mi entusiasmava troppo!
    Cosi, tutta contenta per questa nuova idea gli dissi, quasi scodinzolando col pensiero:
    - Vuoi vedermi?? E poi però ti trasformi anche tu, cosi giochiamo!"- oddio, sembravo una bambina di tre, quattro anni.
     
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    Hugo Cox ~ lycan
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    Stupido, stupido, stupido e ancora stupido! Quante volte me lo sarei ripetuto ancora? Parecchie, probabilmente. Perché diavolo avevo fatto quell’uscita così idiota? Perché dannazione?! Cosa mi passava per la testa, in quel momento? Aria fritta? Ah, povero me! Ma la colpa, come al solito, era di una persona sola. Era seduta su quel benedetto tronco e… immagino abbiate già capito. Escludete pure il sottoscritto, su. No, non parlo delle formiche e degli altri insetti che abitano dentro a questo coso cavo. Si tratta di lei, ovviamente. Come sempre, d’altronde. Di chi era la colpa se mi ero rammollito in quel modo? Di chi era la colpa se avevo abbassato le difese? Di chi era la colpa se, non si sa come, avevo tirato fuori quel fatidico argomento? Dawn! Ecco, ora che ci pensavo, le mie stupide parole erano solo il frutto del mio aver calato la maschera, con lei. Se fossi rimasto l’Hugo scorbutico e saccente di sempre, non sarebbe successo nulla di tutto questo. Niente casini, niente battute sconvenienti… nulla. Eppure, però, sapevo che in fondo la cosa non mi dispiaceva poi così tanto. Cazzo, però, smettetela di fraintendere ogni singola parola! Non userò la solita perifrasi, va bene? Ma… lasciatemi spiegare, eh! Insomma, in fin dei conti sono felice di come le cose stiano andando, con Dawn. E’ una buona amica, ecco. E… credo mi voglia bene. Anche in quel senso, purtroppo, ma questo lasciamolo da parte. Da quando abbiamo scoperto si riuscire ad andare d’accordo, le cose si sono fatte divertenti. Non è affatto male passare il tempo in sua compagnia. Però… c’è il grande però, sì. E’ lei la causa del mio passo falso, proprio perché, in sua presenza, sto cominciando a lasciarmi andare.
    Chissà poi cosa le passava per la testa. Quale era secondo lei la ragione del mio rifiuto? Probabilmente doveva essere sconcertata. Come lo erano tutti, d’altronde, sull’argomento. Un tempo avevano pure tentato di farmi cambiare idea, ma non c’era stato verso. Zoe e Dylan, ovviamente, avevano speso mesi e mesi per capire il perché, tentando di farmi tornare sulla ‘retta via’. Ma, per fortuna, non mi ero mai perso d’animo. Cosa importava, in fondo? La vita era la mia, loro non dovevano interferire! Cosa c’è di male nel voler essere… normali? Sì, io la vedo così. Non è forse normale essere dei ‘semplici umani’? Perché dovrei desiderare di essere un mostro pulcioso? E poi… d’accordo, d’accordo. E’ umano anche questo, in fondo. Voler essere diversi intendo… voler essere sé stessi! Non mi sento uno di loro, non mi sentirò mai uno di loro. Sono pur sempre Hugo, il vostro antipatico disadattato di quartiere…
    Comunque, Dawn non si perse d’animo. Teatralmente la sentii dirmi di non avermi minacciato. Dapprima spalancai gli occhi, per poi scoppiare a ridere. “Oh, hai ragione! Ho davanti miss Buone Maniere, nonché primo premio di bontà al concorso della città più piovosa d’America!” dissi pomposamente, prendendole la mano in stile principessa. Ovviamente, non pensai alle conseguenze che quel semplice gesto avrebbe potuto avere su di lei… insomma, stavo facendo un po’ di scena, non potevo mica pensare a tutto!
    Fortunatamente, era davvero troppo presa dalla questione pulciosi per far caso alla cosa. Voglio dire, eccola lì! Continuava a spendere parole su parole su quanto la cosa non le creasse problemi –implicitamente stava dicendo che non dovevo averne nemmeno io-. Tirò persino in ballo la sua maglietta! La guardai scettico, senza però proferire parola, stavolta. Voleva trasformarsi? Bene! Ripeto, avrei potuto sfruttare la cosa a mio vantaggio… dandomela a gambe!
    Non riuscendo però a trattenermi, stavo per dire qualcosa, quando i suoi occhi saettarono dietro alla mia spalla. Ma cosa…? Oh oh, le cose si mettevano male! Voleva… voleva trasformarsi veramente! Come una bambinetta immatura –esattamente quella che ricordavo, per la fatidica volta del fango, ecco- mi rivolse un gran sorriso. “Due mostri che giocano? La cosa mi sembra inquietante, più che divertente…” cominciai sarcastico, facendo una smorfia disgustata. Più la guardavo, però, e più la sua euforia faceva di tutto per travolgermi. “Dannazione Dawn!” Possibile che riuscisse a deviarmi in quel modo? Chiusi gli occhi, per un attimo. No, non l’avrebbe avuta vinta… non del tutto, almeno. Però, non potevo fare a meno di essere curioso.
    “Allora, una cosa per volta, mia cara! Vuoi davvero diventare un sacco di pulci? Bene! Dai il buon esempio, su. Io… io ti aspetto qui. Ulula, quando hai fatto!”
    E che… lo stavo facendo davvero? No, non sul serio. Non completamente. Io… io non mi sarei trasformato. Mai.
     
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2 replies since 25/4/2011, 17:11   48 views
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